domenica 20 dicembre 2015

SCHIEVENIN D'inverno sulle " Colombane"...

Può essere che la roccia faccia un po' schifo, che ci sia qualche blocco in bilico, ma basta non essere schizzinosi e ogni tiro diventa non male.
Sulle vie più dure sicuramente la roccia è più sana, si va su per trentacinque metri in un ambiente d'incanto immerso nel cuore più intimo della valle...
La pace è assicurata in questa oasi selvaggia dove il sole accarezza  i pendii e le rocce già dalle sette e mezza del mattino. Difficile che arrivi qualcuno, i soli trenta minuti di avvicinamento sono un buon deterrente e i pochi arrampicatori che si vedono sono schivi e solitari e non amano le pareti alla moda e sovraffollate ... E quando il sole sfuma fra le pieghe della valle, poco dopo le tredici, può a volte scapparci una buona grigliata a concludere in allegria una giornata d'arrampicata, con "an bottiglion de vin moro" e per finire "na feta de salado"...






domenica 6 dicembre 2015

SCHIEVENIN "La fagianella"

La fagianella è una parete nascosta e isolata della Val dell' inferno, una chicca per chi ama arrampicare d'inverno in un ambiente selvaggio d'incomparabile bellezza. Il sole riscalda la parete dalle 9 fino alle 14 e i contorni della valle la riparano dai venti da nord. Le vie sono brevi ma l'arrampicata molto intensa su strapiombi molto accentuati, la roccia non è male,qualche tratto friabile, sopratutto sulle uscite in sosta,ma niente di più. Per l'avvicinamento bisogna percorrere il sentiero per forcella bassa e dopo circa 20 minuti seguire una traccia ripida che stacca sulla destra.




sabato 21 novembre 2015

25-08-92...cercando fra i ricordi... Pizzocco Via degli Svizzeri

Arrivo all'attacco accompagnato da Pietro il quale, vista la parete, mi guarda perplesso,ma allo stesso tempo fiducioso; sa che ormai ho deciso:io fremo per quella parete e lei mi aspetta.La sera un branco di camosci si allontana nella penombra mentre giriamo due braciole sul fuoco. Lo interpreto come un segnale di buon auspicio,ma non è sufficiente a tranquillizzarmi, mi dimeno tutta la notte...
La mattina inizio la salita;subito improvviso attratto dalla roccia in parvenza più solida della via dei Bellunesi, ma dopo 60 metri sono bloccato; devo chiodare e assicurarmi per superare una placca liscia e ripugnante che mi impegna all'estremo. la logica mi porta più in alto sul diedro della via  degli svizzeri. Recupero fiducia e salgo con velocità inaspettata, completamente senza sicura e recuperando ad ogni lunghezza lo zaino che incastrandosi e strisciando manda a valle un infinità di massi che vanno ad aumentare il cumulo di detriti in fondo a  quel tetro baratro che devo cercare di cancellare dalla mia mente...La roccia è come da fama veramente pessima, ma l'aria gelida che assicura il bel tempo mi fa sentire pieno di forza e riesco ad inventare movimenti che danzano all'unisono con quel ambiente selvaggio.Sono molto in alto e lungo il traverso verso destra mi ridesto vedendo la corda che penzola staccata dalla parete in vuoto che mi fa rabbrividire. Certo che anche quei due svizzeri con gli scarponi e la corda annodata in vita non erano meno folli di me...Sotto il diedro giallo, all'inizio dell'ultimo salto,decido di assicurarmi. Mi sistemo un prusik sulla corda e salgo rinviando tutto quel che riesco a mettere. Mi sembra di aver superato il peggio e un idea si fa strada in me: uscire dalla parete in giornata. Scruto la parete mentre rifletto... L'autoassicurazione mi fa perdere un sacco di tempo, ed ora poi che quel pensiero mi ronza in mente, decido di proseguire ancora slegato. Mi comporto ancora da pazzo. ma la sfida con la morte mi fa sentire ancora più vivo, dà un senso alla mia esistenza. Arrampico concentrato sfiorando alcune scaglie che si staccano al vento.Con calma mi porto sotto alle placche terminali; brividi lungo la schiena, saggio ogni presa, anni di preparazione per un istante che però potrebbe costarmi molto. Sono passate dieci ore quando sbocco sulle banche orientali del Pizzocco dove termina la via. Dietro me un vuoto abissale con gli echi di momenti di paura, di bisbigli fra le labbra per trovare la mia compagnia, di sospiri nella nebbia ed il rimbombo di boati infernali che per giorni mi porterò dentro...


 

venerdì 13 novembre 2015

Monte Bianco... Reality

Divertente la prima puntata del reality Monte bianco!
Mi è piaciuto un po' tutto... dalla calata di 70m sul vuoto,fatta a tutta velocità con il reverso... davvero brave le guide alpine, riprese mentre calano alla cieca, senza riuscire a vedere i concorrenti che si girano di schiena rischiando di capotarsi da un momento all'altro mentre la corda grattava sul bordo della roccia... bello, divertente, sopratutto molto educativo... alla gara di velocità in arrampicata, molto bella anche quella... già perchè è così che si comincia certamente, niente tecnica e conoscenze delle manovre di sicurezza, bensì salite al limite andando su raspando a tutta birra per arrivare prima in catena... anche questo iper mega educativo...E per concludere la salita fantastica alla non ricordo più quale piramide... con i concorrenti sfiniti, imbranati, in equilibrio precario su creste affilate e sospese nel vuoto, con un recupero in sicurezza molto approssimativo, ma spronati nonostante tutto a proseguire a tutti i costi per arrivare in cima... divertente bello e molto educativo.....e la prossima puntata non me la perdo di sicuro,voglio capire fino in fondo come sia possibile in un paio di mesi preparare fisicamente codesti " vip" e portarli in cima al Bianco... sicuramente uno come Zambrotta ne ha tanta... ma gli altri???... sarà di nuovo bello e altrettanto educativo.!!!
Lo scopo è raggiunto: il prossimo anno ci saranno molti più "alpinisti"le guide lavoreranno di più, si venderà tanta bella roba per la montagna e probabilmente l'elisoccorso volerà molto di più...


sabato 10 ottobre 2015

Alpi Feltrine ovvero... Aldo De Zordi



Aldo De Zordi classe 1951, accademico CAI, alpinista esploratore, tuttora in attività. E' da considerarsi il maggior conoscitore delle Alpi e Vette Feltrine  avendone percorso ogni cima ed ogni anfratto.  Nel suo curriculum un migliaio di salite in tutto l'arco alpino, di cui oltre 150 vie nuove, numerose prime ripetizioni e prime invernali. Da ricordare fra le vie nuove:  via "Che Guevara" VII A0 sulla Cima di Valscura; "Via dell'incognita" VII+ sul Pizzon; "Via del salto giallo" VII+ sul Sass de Mura.  Fra le prime invernali: "Via diretta" VII- sulla Parete Piatta;  via "Castiglioni Detassis Zoia" VI sul Pizzocco ; "Via dei boat" VII sul Sass de Mura.   Numerose anche l'esplorazioni con la riscoperta di vecchi viaz ormai in disuso sulle Vette e Alpi Feltrine. Tutta la passione di Aldo è stata riportata negli anni in 3 pubblicazioni: Cime e Pareti delle Alpi Feltrine (1993); Passione Verticale (2013); Sentieri e Viaz dimenticati delle Alpi Feltrine (2014).
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sabato 3 ottobre 2015

GIANPAOLO GALIAZZO prima solitaria via delle guide R.A.di Bosconero






































Gianpaolo Galiazzo vecchietto di 53 anni,conosciuto come Giampi o Bradipo, è una personcina umile a cui non piace far parlare di se.    Ha iniziato ad arrampicare a quasi trent'anni, dopo un'intensa attività come ciclista amatoriale, dove si è fatto valere come scalatore.   Oltre ad aver ripetuto un'infinità di vie estreme, ha aperto in stile trad una trentina di vie da considerarsi fra le più difficili delle Dolomiti, per citarne alcune:  Via "Per l'ultimo zar" VII+  con I.Ferrari sulla Prima Pala di S.Lucano;  Via "Giampi e Pier"  VIII con P.Verri sul Sasso di Caleda;  Via "Fantasia o realtà"  VII+ A0/A3  con R.Panciera   sulla R.A.Bosconero;  Via "Massarotto-Galiazzo"  VII+ sulla Cima G.Costantini;  Via "Sentiero verticale"  VIII con R.Panciera sulla Prima Torre di Camp;  Via "Capelli d'argento" VIII+  con A.Rudatis sugli Scalet di Masenade.
Oltre a queste ha percorso negli anni novanta numerose vie in solitaria senza corda, da ricordare: Via "La precisa" VII e Via "Tempi moderni" VII in Moiazza;  Via  "Up & down" VII- sul Sasso di Caleda; Via "Libidine grigia" VII-  al Sasso di Toanella; Via "Strobel"  VII e "Via delle grole" VII- R.A.Bosconero;tutte salite da far rabbrividire...meritevoli di essere conosciute.... 

lunedì 28 settembre 2015

Placche di Pont nuovo settore: "MITICO MAS "

Il periodo ideale sembra essere fine estate e l' autunno, nei periodi asciutti, in primavera è sempre bagnato e d'inverno non arriva il sole. L'ambiente è un po' tetro, molto imboscato, ma può soddisfare chi ama arrampicare sul duro in un ambiente fuori dal mondo. L'arrampicata è varia: brevi strapiombi, diedri faticosi e placche tecniche. La maggior parte delle vie è da liberare. Per la cronaca le spittature sono severe e molte soste provviste per il momento solo dalle placchette... 
Attrezzate da Pier e Maurizio.  







lunedì 21 settembre 2015

Paklenica Anica Kuk "Velebitoscki"

Starigrad Paklenica e`una localita` della Croazia dove  l'arrampicata e il mare trovano  il giusto connubio. Forse la prima impressione che si ha entrando nella valle del Parco e`di trovarsi nel "paese dei balocchi", dove orde di climbers multicolor si affannano incolonnati su placche unte e bisunte. Bisogna allontanarsi  inerpicandosi verso le pareti piu` alte per entrare nella giusta dimensione ed assaporare le meraviglie di questo ambiente unico. Fra le grandi muraglie, la nord ovest del Anica Kuk e` sicuramente la piu` attraente, molte le vie classiche, e forse troppe le vie moderne, d`incomparabile bellezza la via "Velebitascki" aperta nel 1961 da D.Ribanovic,N.Jakic e M.Mlinak, in stile trad con chiodi e scarponi. Purtroppo come per le altre storiche ha subito una riatrezzatura insensata con il perforatore, togliendo  un po`di magia  a questi luoghi...













giovedì 3 settembre 2015

Rocchetta Alta di Bosconero "Via delle Guide"
...non è sicuramente una delle grandi della Rocchetta, ma merita un occhio di riguardo.
E' una linea breve che muore a metà spallone, ma gratificante per l'arrampicata varia e la roccia buona. Una ripetizione richiede comunque tempo, ci sono pochi chiodi , bisogna armeggiare con nut e friend e qualche volta pazientare  per trovare il giusto passaggio...





lunedì 31 agosto 2015

Secondo Campanile delle Genziane
Via "mazzilis frezza" dalla guida "Passione Verticale"
Ripetendo la via ci siamo accorti di aver fatto un madornale errore 
segnando l'attacco del tracciato nella foto spostato di 50 m.più a sinistra,creando numerose difficoltà ad alcuni ripetitori.Lo schizzo però è quasi perfetto...tenendo presente che nella parte centrale è proposta una variante più diretta. Alcune modifiche sono state apportate,compreso il giusto tracciato sulla foto:



mercoledì 26 agosto 2015

sasso di bosconero
Un'altra via nuova, sulle pieghe del caratteristico avancorpo ovest.
La via"Mitica Mox" è dedicata a Monica gestrice del Rifugio Casera di Bosconero.
Lo sviluppo è di 340m. e le difficoltà di V eVI con un tratto di VII+,,,
La roccia non è bella come sulla via "Piccole Gioie, ma tutto sommato da considerarsi discreta e buona...L'arrampicata è varia..bella..facile ..dura.. scorrevole..


sabato 15 agosto 2015

sasso di bosconero
Via piccole gioie 300 m. diff.max.VII-
La via sale in prossimità dell'evidente riga nera che incide la parete sinistra dell'evidente avancorpo occidentale del Sasso di Bosconero.La roccia è per lo più buona, l'arrampicata scorrevole e alcuni chiodi lasciati segnano il percorso.Il tempo impiegato per l'apertura è di circa 5 ore.. riducibili a 3-4 per una ripetizione. La discesa si effettua in corda doppia lungo la via Thomas.