domenica 31 luglio 2016

SCHIEVENIN ...palestra ineasuribile

Schievenin è un sito anomalo, infatti non prevale ancora una mentalità moderna dedita all’arrampicata sportiva, bensì è molto radicata una volontà esplorativa in cui alcuni personaggi, si dedicano con passione quasi maniacale, all’esplorazione di ogni anfratto, di ogni roccia e ogni parte di parete, anche se interrata o invasa dalla vegetazione . Alcune volte ne escono settori o vie insensate, sporche o su roccia malsana, attrezzate con ferraglia fatta in casa che in breve tempo vanno nel dimenticatoio. Ma altre volte bisogna ammettere che la passione, e qui ce n’è davvero tanta , scava perle nascoste, e quelle vie o quel settore, chi l’avrebbe mai detto diventano pareti classiche iper frequentate, vie stra ripetute e provate un po’ da tutti. Si tratta per lo più di itinerari su gradi “antichi”, a volte si parla ancora di IV come in nessun’altra falesia moderna, ma tra un tiro e l’altro scappa anche qualche vietta estrema in placche lisce o su strapiombi inaspettati.

Il settore Gran Canyon ormai dimenticato e in disuso è stato completamente restaurato e arricchito di numerose vie nuove a opera del inesauribile Bepi , buona parte del lavoro è stato fatto da Paolo Piaia e ormai che c'ero qualche vietta l'ho fatta anch'io...ci sono delle vie stupende di sesto grado su placche a buchi, qualche nuovo tiretto duro... adesso manca solo il periodo asciutto... il prossimo anno ...forse

domenica 10 luglio 2016

BOSCONERO Rocchetta+Rocchetta e ancora Rocchetta...

...gentilmente Monica ci sistema nella costruzione attigua al rifugio così che possiamo stare soli e riposarci a dovere. Il Giampi mi rassicura che lui non russa...ma dopo soli tre secondi sprofonda in un sonno totale  ruggendo come un leone, sono quindi costretto a trascinarmi il materasso fuori e passare la notte sotto le stelle.....al mattino, alle prime luci dell'alba, attacchiamo lo "Strobel"... non c'è storia: tre ore e mezza zoccolo compreso... siamo allibiti.. ogni dubbio è tolto giù di corsa per la "Dorotei Masucci"!  La via è meno continua della precedente,  ma più lunga e decisamente più sprottetta. Il primo tiro sullo strapiombo ci fa sbuffare,  ma poi riprendiamo il ritmo ed in quattro ore e venti siamo fuori per la seconda volta!!  La stanchezza però comincia a farsi sentire tanto che le nostre frasi, le cantilene ironiche che solitamente ci ripetiamo, cominciano ad affievolirsi......prendiamo la discesa con più prudenza e alle tre e mezza siamo sotto alla "Navasa".   Ci concediamo una pausa più lunga insieme agli amici  che oggi son qui e ci hanno sostenuto con lo sguardo e con qualche piccolo aiuto....con due tre barrette ed una "red bul" in corpo attacchiamo i primi due tiri come razzi... poi lo sfinimento ci rallenta di brutto, sono chiaramente stanco e sbaglio anche un tiro... sul diedro giallo mi trascino goffamente e sul traverso marcio un tremito mi assale...Dopo quattro ore e mezza ci stravacchiamo sulla cengia dove termina la via, giusto in tempo per affrontare la discesa con la luce crepuscolare del tramonto...una giornata intensa volge al termine, stanchi ma soddisfatti!!