lunedì 14 gennaio 2019

Manifesto TTT del Nucleo Alpinisti Proletari pubblicato su Gogna Blog

TTT = Togliere Togliere Togliere. Finalmente!
Finalmente dall'iniziativa di un gruppo di giovani arriva la volontà di voltare pagina.
La provocatoria pagina apparsa, su uno dei Blog di alpinismo più seguiti, ha smosso gli animi, dando vigore e nuova linfa ad un' etica pulita e radicata che negli ultimi decenni aveva perso la strada.
I propositi sono semplici ed ovvi: salvaguardare le vie classiche dai cosi detti "trapanisti seriali" e dare un nuovo valore alle vie alpinistiche e all'arrampicata libera, cercando di non ridurre il tutto ad una squallida imitazione delle vie ferrate.
I toni di chi ha redatto il manifesto sono duri, in quanto dichiarano esplicitamente di dare inizio a breve e in modo organizzato alla ripulitura di alcune pareti, siano esse in falesia o in montagna. 
La sigla usata: NAP, anche se non condivisibile, è solo una metafora ironica e volutamente provocatoria per attirare l'attenzione dei più. Purtroppo nei commenti  a sfavore sul Blog, si è prestata più attenzione al riferimento politico che alla questione vera e propria, che è: lo scempio di tutte le pareti. Credo che la maggioranza di chi pratica la montagna approvi il rispetto delle vie classiche e il giusto equilibrio delle vie sportive.
Spero che la diatriba alimentata da questo "movimento" non svanisca nel nulla e il CAI in primis si ridesti facendo la sua parte, avvalendosi della storia e dei valori dell'alpinismo. Ruolo  che non prevede solo attirare più proseliti, ma educare alla consapevolezza del rischio e all'uso delle protezioni removibili per un onesto rapporto con l'ambiente. https://www.gognablog.com/manifesto-ttt-del-nucleo-alpinisti-proletari-nap/





domenica 6 gennaio 2019

" I traversi del ansia"

Gli ultimi giorni del 2018 mi regalano una sorpresa: Maurizio mi spedisce una foto della via "I traversi dell'ansia",  recuperata magicamente dal suo archivio personale. La foto è sbiadita e sfuocata, solo ingrandendola si riesce a vedere un omino in azione su una parete gialla, dall'aspetto poco rassicurante.
 Ne sono entusiasta, non ricordavo che fossimo riusciti a fare qualche scatto durante quella salita da brivido. Difficilmente durante una scalata estrema si riusciva a fare qualche foto decente, sopratutto usando fotocamere manuali, e questa è l'unica immagine di quella via allucinante....

All'inizio degli strapiombi decidiamo di provare ad evitare un grande tetto salendo a destra per poi attraversare a sinistra e raggiungere l'unica marcata fessura della parete, è il tiro chiave. Da una sosta di calata di un precedente tentativo, mi alzo titubante cercando disperatamente qualche appiglio decente in un mare di sfasciumi. Vorrei proteggermi prima di provare ad agguantare la lontana fessura e far sparire  i tre nut e due friend  che ci portiamo appresso, ma non riesco a chiodare. Sono costretto a proseguire ancora verticalmente, mi alzo senza niente sotto al culo per una decina di metri sperando invano di trovare qualche fessurina.  Non posso più proseguire.  Impreco per più di un' ora prima di riuscire ad accoppiare due ridicoli chiodi che non terrebbero nemmeno una calata. Poi inizio il traverso, in discesa verso sinistra, alla ricerca di  qualcosa di solido che mi tolga da quella sensazione di precarietà... lametta,no...questa neanche... buchetto per il piede...tacchetta solida...bhoo... speriamo bene... chiodone ad U... finalmente...!!!