lunedì 15 luglio 2019

TERRA DEL VELENO: PATRIMONIO DEL UNESCO



Tanto per non parlare delle solite montagne... dell'aria pulita, dei paesaggi lindi e incontaminati, dell'illusione che tutto va bene che bisogna divertirsi e essere positivi... Qui, vicino al paradiso, le cose hanno raggiunto una dimensione in cui il ridicolo prevarica ogni ragione. Interi territori sono stati sbranati dalla coltivazione intensiva: i vigneti si abbarbicano fin dentro le camere da letto e i bambini giocano sotto grovigli di grappoli con il benestare dell'ignoranza assoluta.. Collinette che un tempo vivevano in equilibro, alternando i filari, a boschetti,  prati verdi e coltivazioni di altro tipo, sono diventate un orrendo ammasso di veleno. Qualcuno ci trova anche della poesia e canta lodi alla geometria dell'assurdo. Chi non coltiva e non vive una realtà narcotizzata dal portafoglio gonfiato fino all'eccesso, sopporta la realtà di un odore intenso, chimico, degli occhi che lacrimano, delle narici che prudono e della gola che brucia. Con la canicola diventano carcerati,  sbarrano le finestre e soffrono un'afa che rimane comunque maleodorante. Il sentore di chi si ammala é nell'aria, ma tutto viene banalizzato, nascosto da un'omertà che nulla ha da invidiare alla mafia più radicale. Fra qualche anno, come in altre storie della bella Italia, ne vedremmo delle belle: ci saranno i morti!!
PATRIMONIO DEL UNESCO: 😂😅