domenica 12 aprile 2020

IL DUBBIO...

Dubitare penso non sia perseguibile. Per mia indole sono sospettoso, prendo ogni cosa che ci impongono con le dovute cautele. Anche in tutta questa storia del "corona virus"c'è qualcosa che non mi convince. Ho la sensazione che gran parte della verità come sempre venga censurata e manipolata dai mass media, guidati dai politicanti che stanno imponendo regole ingarbugliate che neanche loro riescono a capire, o forse qualcuno sì. Ci sono medici, scienziati e giornalisti che hanno idee stravaganti riguardo, al "cosa bisogna fare", e anche se possono sembrare dei visionari o terroristi, non vedo perché non ci sia data la possibilità di vederli e sentirli in nessuna trasmissione televisiva, e in alcuni casi siano stati zittiti e denunciati per aver espresso le loro opinioni anche sui social.
Personalmente sono sempre stato aperto alle notizie diverse, alla medicina alternativa, ad un altro modo di immaginare la società, naturalmente anche queste prese con le pinze, ma una cosa di cui sono certo è di non fidarmi in assoluto di tutti i governanti del mondo. Hanno sventrato la terra, distrutto l'ecosistema, arricchito i loro tirapiedi, portato alla sudditanza e agli stenti miliardi di persone.
In questi giorni mi piace rovistare nel web e scovo alcune interviste: un medico, proposto al premio nobel, dichiara che i corona virus attualmente in circolazione sono sette e il tampone sbaglia l'esito otto volte su dieci; altro "dotto" asserisce che attualmente, rispetto all'anno scorso ci sono numerosi morti in meno; mentre un noto ricercatore, afferma che le mascherine non servono a nulla, e altre "stronzate"o "fake news" come ci piace chiamarle oggi. Saranno tutte "bufale" ed io non sono in grado di dimostrarlo, ma i miei dubbi si accentuano, forse a causa di questa prigionia imposta, o
forse dalla mancanza di spaziare  lo sguardo sui profili dell'infinito, dalla mancanza di toccare con mano la roccia ruvida, del far vivere il corpo in libertà... o forse... l'incubo che stiamo vivendo deve comunque ridestarci, toglierci dall'apatia dell'assenso, incuriosirci e portarci ad ascoltare al di là del muro di censura e delle convinzioni imposte.
Augurandoci di non ammalarci davvero a causa di questa innaturale forzatura alla clausura, che debilita sicuramente il corpo e la mente, rendendolo vulnerabile ad ogni acciacco, non ci resta che evadere sfogliando immagini di purezza e bellezza, nella speranza di stimolare i nostri anticorpi, sicuramente su queste non viene imposto nessun divieto...
Forse questa situazione si poteva gestire diversamente. Dubitate sempre dei politici.