
Se devo pensare all’immagine che più di tutte rappresenta per me la perfezione
nell’arrampicata libera, mi viene in mente immediatamente Manolo.
In tanti anni l’ho visto arrampicare sporadicamente e solo in
qualche video, ma più di tutto sono state le sue immagini apparse
in riviste specializzate degli anni ’80 e ’90 ad affascinarmi,
immagini dove il Mago faceva scuola mostrando il suo fisico perfetto,
in pose plastiche, nella più assoluta armonia con la roccia.
Quelle foto sono state per me, e per tutta una generazione, il
manuale migliore al quale attingere per poter esaltare la tecnica e
lo stile in arrampicata. All’epoca, sognavo di incontrarlo
casualmente a Schievenin e di essere toccato dalla sua bacchetta
magica per poter migliorare le mie capacità, ahimè è rimasta solo
una fantasia da “bocia”….. per me era quasi un personaggio da
fiaba, una sorta di super-uomo in un mondo immaginario disegnato in
qualche libro di fumetti, invincibile ed insuperabile…. Nel mondo
reale Maurizio Zanolla è stato uno degli arrampicatori più forti al
mondo, e all’ombra del suo mito sono cresciuti tutti i fortoni
delle generazioni successive. È stato il primo italiano a
raggiungere difficoltà di IX°, il primo ad andare oltre l’
8a, il primo e forse l’unico in Italia a superare la difficoltà
di 9a+ e alla veneranda età di 50 anni. Inoltre diverse vie di 8b
liberate da lui,parecchi anni fa... sono state successivamente
rivalutate in 8c, e per finire ma forse anche no, oggi alla soglia
dei 60 si dimostra il persecutore realizzando il primo 8b+ trad
dell’arco dolomitico. Questi sono alcuni esempi e credo non ci
sia nulla da aggiungere su di lui, perciò mi lasciano perplesso
le varie “accuse” mosse nei suoi riguardi da taluni che da lui
hanno imparato tutto! Non me lo immagino proprio il Mago girare di
nascosto per rompere le prese delle sue vie,non vedo a quale scopo...
è già stato ed è ancora un eclettico ineguagliabile, non ha
bisogno di dimostrare null’altro. Trovo triste che si possa
pensare ad un gesto così piccolo come quello della manomissione di
un itinerario da parte sua. Trovo triste che alcuni, invece di togliersi il cappello di fronte al "vecio" , trovino la loro
soluzione nel dire: la via era certamente diversa per poterla
scalare altrimenti sarei riuscito a realizzarla...


