sabato 22 ottobre 2016

Il vecchio Mago

Se devo pensare all’immagine che più di tutte rappresenta per me la perfezione nell’arrampicata libera, mi viene in mente immediatamente Manolo. In tanti anni l’ho visto arrampicare sporadicamente e solo in qualche video, ma più di tutto sono state le sue immagini apparse in riviste specializzate degli anni ’80 e ’90 ad affascinarmi, immagini dove il Mago faceva scuola mostrando il suo fisico perfetto, in pose plastiche, nella più assoluta armonia con la roccia. Quelle foto sono state per me, e per tutta una generazione, il manuale migliore al quale attingere per poter esaltare la tecnica e lo stile in arrampicata. All’epoca, sognavo di incontrarlo casualmente a Schievenin e di essere toccato dalla sua bacchetta magica per poter migliorare le mie capacità, ahimè è rimasta solo una fantasia da “bocia”….. per me era quasi un personaggio da fiaba, una sorta di super-uomo in un mondo immaginario disegnato in qualche libro di fumetti, invincibile ed insuperabile…. Nel mondo reale Maurizio Zanolla è stato uno degli arrampicatori più forti al mondo, e all’ombra del suo mito sono cresciuti tutti i fortoni delle generazioni successive. È stato il primo italiano a raggiungere difficoltà di IX°, il primo ad andare oltre l’ 8a, il primo e forse l’unico in Italia a superare la difficoltà di 9a+ e alla veneranda età di 50 anni. Inoltre diverse vie di 8b liberate da lui,parecchi anni fa... sono state successivamente rivalutate in 8c, e per finire ma forse anche no, oggi alla soglia dei 60 si dimostra il persecutore realizzando il primo 8b+ trad dell’arco dolomitico. Questi sono alcuni esempi e credo non ci sia nulla da aggiungere su di lui, perciò mi lasciano perplesso le varie “accuse” mosse nei suoi riguardi da taluni che da lui hanno imparato tutto! Non me lo immagino proprio il Mago girare di nascosto per rompere le prese delle sue vie,non vedo a quale scopo... è già stato ed è ancora un eclettico ineguagliabile, non ha bisogno di dimostrare null’altro. Trovo triste che si possa pensare ad un gesto così piccolo come quello della manomissione di un itinerario da parte sua. Trovo triste che alcuni, invece di togliersi il cappello di fronte al "vecio" , trovino la loro soluzione nel dire: la via era certamente diversa per poterla scalare altrimenti sarei riuscito a realizzarla...
















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