domenica 27 agosto 2017

PIZ DE SAGRON "Variante dei Pieri" alla via...


...l'idea era di aprire una via tutta indipendente e diretta, che salisse a destra della "Via Zanotto, Zanetti, Pranovi"del 1966. Purtroppo, ad oltre metà parete, giunti alla bellissima placconata nera  che si insinua in una zona di strapiombi gialli e che avevamo immaginato come direttiva della via, scopriamo con sorpresa che una fila di vecchi chiodi segnala che qualcuno è già passato prima di noi. Dalle documentazioni in nostro possesso non risulta , ma a mio modesto parere, vista anche la tipologia dei chiodi, credo si tratti di una vecchia variante, fatta sempre negli anni 60 da ignoti, all'uscita originale  della via dei tre vicentini,  (Zanotto, Zanetti, Pranovi,).  I dubbi restano però ...  e per questo spero di ricevere qualche notizia dettagliata da chi ne sapesse qualcosa. La nostra via o variante è comunque una valida alternativa per la parte bassa; evita a destra la lunga spaccatura obliqua della via originale, salendo con una logica più moderna che evita le zone più friabili su divertenti placche e brevi diedri. Nel complesso i due tracciati concatenati creano una linea diretta su  roccia discreta e spesso ottima, sopratutto sulla placca sopra citata dove posso affermare di aver percorso uno dei tiri più belli delle Alpi Feltrine. La via ha una sviluppo di oltre 700mt, con difficoltà fino al sesto grado e tutti i chiodi usati sono rimasti in parete. Nonostante le difficoltà discontinue la via è consigliabile solo ad una cordata esperta munita di una serie di friend, nut, chiodi e per una ripetizione bisogna calcolare circa  6-8 ore. Va tenuto presente che poco a destra del nostro itinerario sale una via parallela ("Via Rinaldo" F.Lamo e N.Carraro 1996), che va comunque ad inserirsi nella parte alta nello stesso percorso.

AVVICINAMENTO: dal Passo Cereda si raggiunge, per la ripida strada forestale, la malga Fossetta. Quindi seguendo i segnavia del CAI, per ripido sentiero, si raggiunge il Passo di Palughet . Si prosegue a sinistra seguendo la dorsale erbosa in direzione delle Pale di Palughet , fino ad incontrare sulla destra il ripido canalone che scende nella spettacolare Val Giasenozza. Alla base del canalone si risale in direzione della Forcella di Sagron fin dove è possibile volgere a destra e raggiungere le due fasce erbose dove attacca la via (ore 1,30 ).
DISCESA: Per il canalone nord. Dalla cima si scende verso est seguendo gli evidenti segnavia della via normale ( I/II ). Raggiunta una lunga cengia la si segue completamente in direzione ovest raggiungendo un evidente torroncino, lo si aggira a destra e si prosegue ancora contornando altri massi fin dove un' apertura meno ripida permette di scendere a destra ed entrare nel canalone nord. Si prosegue scendendo su difficoltà continue di primo e secondo grado,  andando inizialmente a destra poi a sinistra e usufruendo di alcune calate attrezzate fino a raggiungere la base (ore 2/3 ) .

E' possibile anche raggiungere l'attacco da Mattiuzzi per il canalone della Forcella Sagron, e per la discesa, scendere dalla cima al Bivacco Feltre e quindi per il sentiero 801 dell' alta via,
scendendo per "l'intaiada"  tornare a Mattiuzzi. Consigliabile per evitare la difficile discesa del canalone nord.                         





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