lunedì 14 gennaio 2019

Manifesto TTT del Nucleo Alpinisti Proletari pubblicato su Gogna Blog

TTT = Togliere Togliere Togliere. Finalmente!
Finalmente dall'iniziativa di un gruppo di giovani arriva la volontà di voltare pagina.
La provocatoria pagina apparsa, su uno dei Blog di alpinismo più seguiti, ha smosso gli animi, dando vigore e nuova linfa ad un' etica pulita e radicata che negli ultimi decenni aveva perso la strada.
I propositi sono semplici ed ovvi: salvaguardare le vie classiche dai cosi detti "trapanisti seriali" e dare un nuovo valore alle vie alpinistiche e all'arrampicata libera, cercando di non ridurre il tutto ad una squallida imitazione delle vie ferrate.
I toni di chi ha redatto il manifesto sono duri, in quanto dichiarano esplicitamente di dare inizio a breve e in modo organizzato alla ripulitura di alcune pareti, siano esse in falesia o in montagna. 
La sigla usata: NAP, anche se non condivisibile, è solo una metafora ironica e volutamente provocatoria per attirare l'attenzione dei più. Purtroppo nei commenti  a sfavore sul Blog, si è prestata più attenzione al riferimento politico che alla questione vera e propria, che è: lo scempio di tutte le pareti. Credo che la maggioranza di chi pratica la montagna approvi il rispetto delle vie classiche e il giusto equilibrio delle vie sportive.
Spero che la diatriba alimentata da questo "movimento" non svanisca nel nulla e il CAI in primis si ridesti facendo la sua parte, avvalendosi della storia e dei valori dell'alpinismo. Ruolo  che non prevede solo attirare più proseliti, ma educare alla consapevolezza del rischio e all'uso delle protezioni removibili per un onesto rapporto con l'ambiente. https://www.gognablog.com/manifesto-ttt-del-nucleo-alpinisti-proletari-nap/





1 commento:

  1. Esatto..........il CAI è stato un altro leccaculo, che per paura di perdere il "treno giovanile" e quindi tessere, si è piegato allo scempio delle trapanature, e a tutto il palcoscenico ridicolo e privo di valori spirituali e morali che in esso si porta dietro. Il club alpino, ha praticamente rinnegato se stesso, da sempre portavoce di umiltà, sostenibilità e sacrificio votato al rispetto della montagna, ha preferito chiudere gli occhi per paura di passare da padre noioso e rompiscatole non "adeguato ai tempi". Così, nacque la diramazione dell'arrampicata libera "IAL", che a mio parere ha sempre nascosto l'avallo dell'associazione, all'arrampicata sportiva in montagna, e tutto quello che ne concerne. Anzi, di fatto essendo io stesso un istruttore ial, posso dire che in molte realtà questa specializzazione è ormai nella mente di molti, sinonimo di spit e solo arrampicata sportiva...........Allora i ragazzi TTT, in anni di terreni aridi, sono germogli preziosissimi da coltivare sono d'accordo. Forse a mio avviso, da istradare verso un totale rifiuto del trapano, UNICO FUTURO dell'alpinismo e non solo............un errore che già si era presentato nel passato con i primi chiodi a pressione, ma che rischia adesso non solo di essere ripetuto,ma addirittura di dilagare con irreversibilità!

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