giovedì 1 settembre 2016

ALPI FELTRINE Pizzocco "via diretta" al Pilastro Virginia

Niente mi gratifica più del aprire una via nuova sopratutto  su di una parete vergine. Aldo De Zordi di 65 anni, storce il naso se gli si propone di andare a ripetere una via classica, ma va in estasi e dimentica i suoi numerosi acciacchi  quando gli parli di vie nuove. Ogni anno sembra essere l'ultimo per il mio compagno, ma mi sà ,che se continuo a mostragli nuove linee, è disposto a continuare fino ad ottant'anni!!  Ci danno una mano a portare il materiale due amici : Paolo e Renato.  Due esperti che come Aldo, non hanno segreti per ogni traccia o anfratto  di quelle zone. L'idea di aprire una  via su quella parete mi viene logica e spontanea trattandosi di un bel pilastro addossato alla parete ovest del Pizzocco, mai salito prima. Il secondo tiro della parete basale da' subito filo da torcere: è un diedro di roccia tutto sommato buona, un po' erboso, ma per fortuna lascia spazio a numerosi friend. Sul tiro successivo un chiodo bomba rassicura, anche se bisogna poi andare per sette otto metri trattenendo il respiro; un altro tiro più facile ma marciotto che porta sul ampio anfiteatro dove risalita una zona gradinata si arriva sotto al pilastro vero e proprio. La prima parte è subito in strapiombo poi un breve traverso porta sulle rocce nere e  compatte della parte alta dove, con un paio di lunghezze, si raggiunge l'evidente diedro grigio che conduce alla macchia di mughi sulla sommità del pilastro. Terminata la via ci lasciamo andare ad una lauta bevuta e mangiata al Bivacco Palia, decidendo di dedicare il bel pilastro a Virginia la nuova nipotina del nonno Aldo...









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