
giovedì 28 dicembre 2017
martedì 19 settembre 2017
MONTI DEL SOLE... per i nuovi appassionati...




domenica 27 agosto 2017
PIZ DE SAGRON "Variante dei Pieri" alla via...
...l'idea era di aprire una via tutta indipendente e diretta, che salisse a destra della "Via Zanotto, Zanetti, Pranovi"del 1966. Purtroppo, ad oltre metà parete, giunti alla bellissima placconata nera che si insinua in una zona di strapiombi gialli e che avevamo immaginato come direttiva della via, scopriamo con sorpresa che una fila di vecchi chiodi segnala che qualcuno è già passato prima di noi. Dalle documentazioni in nostro possesso non risulta , ma a mio modesto parere, vista anche la tipologia dei chiodi, credo si tratti di una vecchia variante, fatta sempre negli anni 60 da ignoti, all'uscita originale della via dei tre vicentini, (Zanotto, Zanetti, Pranovi,). I dubbi restano però ... e per questo spero di ricevere qualche notizia dettagliata da chi ne sapesse qualcosa. La nostra via o variante è comunque una valida alternativa per la parte bassa; evita a destra la lunga spaccatura obliqua della via originale, salendo con una logica più moderna che evita le zone più friabili su divertenti placche e brevi diedri. Nel complesso i due tracciati concatenati creano una linea diretta su roccia discreta e spesso ottima, sopratutto sulla placca sopra citata dove posso affermare di aver percorso uno dei tiri più belli delle Alpi Feltrine. La via ha una sviluppo di oltre 700mt, con difficoltà fino al sesto grado e tutti i chiodi usati sono rimasti in parete. Nonostante le difficoltà discontinue la via è consigliabile solo ad una cordata esperta munita di una serie di friend, nut, chiodi e per una ripetizione bisogna calcolare circa 6-8 ore. Va tenuto presente che poco a destra del nostro itinerario sale una via parallela ("Via Rinaldo" F.Lamo e N.Carraro 1996), che va comunque ad inserirsi nella parte alta nello stesso percorso.
AVVICINAMENTO: dal Passo Cereda si raggiunge, per la ripida strada forestale, la malga Fossetta. Quindi seguendo i segnavia del CAI, per ripido sentiero, si raggiunge il Passo di Palughet . Si prosegue a sinistra seguendo la dorsale erbosa in direzione delle Pale di Palughet , fino ad incontrare sulla destra il ripido canalone che scende nella spettacolare Val Giasenozza. Alla base del canalone si risale in direzione della Forcella di Sagron fin dove è possibile volgere a destra e raggiungere le due fasce erbose dove attacca la via (ore 1,30 ).
DISCESA: Per il canalone nord. Dalla cima si scende verso est seguendo gli evidenti segnavia della via normale ( I/II ). Raggiunta una lunga cengia la si segue completamente in direzione ovest raggiungendo un evidente torroncino, lo si aggira a destra e si prosegue ancora contornando altri massi fin dove un' apertura meno ripida permette di scendere a destra ed entrare nel canalone nord. Si prosegue scendendo su difficoltà continue di primo e secondo grado, andando inizialmente a destra poi a sinistra e usufruendo di alcune calate attrezzate fino a raggiungere la base (ore 2/3 ) .
E' possibile anche raggiungere l'attacco da Mattiuzzi per il canalone della Forcella Sagron, e per la discesa, scendere dalla cima al Bivacco Feltre e quindi per il sentiero 801 dell' alta via,
scendendo per "l'intaiada" tornare a Mattiuzzi. Consigliabile per evitare la difficile discesa del canalone nord.
AVVICINAMENTO: dal Passo Cereda si raggiunge, per la ripida strada forestale, la malga Fossetta. Quindi seguendo i segnavia del CAI, per ripido sentiero, si raggiunge il Passo di Palughet . Si prosegue a sinistra seguendo la dorsale erbosa in direzione delle Pale di Palughet , fino ad incontrare sulla destra il ripido canalone che scende nella spettacolare Val Giasenozza. Alla base del canalone si risale in direzione della Forcella di Sagron fin dove è possibile volgere a destra e raggiungere le due fasce erbose dove attacca la via (ore 1,30 ).
DISCESA: Per il canalone nord. Dalla cima si scende verso est seguendo gli evidenti segnavia della via normale ( I/II ). Raggiunta una lunga cengia la si segue completamente in direzione ovest raggiungendo un evidente torroncino, lo si aggira a destra e si prosegue ancora contornando altri massi fin dove un' apertura meno ripida permette di scendere a destra ed entrare nel canalone nord. Si prosegue scendendo su difficoltà continue di primo e secondo grado, andando inizialmente a destra poi a sinistra e usufruendo di alcune calate attrezzate fino a raggiungere la base (ore 2/3 ) .
E' possibile anche raggiungere l'attacco da Mattiuzzi per il canalone della Forcella Sagron, e per la discesa, scendere dalla cima al Bivacco Feltre e quindi per il sentiero 801 dell' alta via,
scendendo per "l'intaiada" tornare a Mattiuzzi. Consigliabile per evitare la difficile discesa del canalone nord.
sabato 22 luglio 2017
ALPI FELTRINE TORRE LUCIA "Via Diretta"

AVVICINAMENTO:
Dal passo Cereda si segue la strada forestale che porta alla malga Fossetta. Parcheggiato poco prima della malga, subito a sinistra si entra nel bosco e successivamente per un tratto ripido si raggiunge il passo di Palughet (0.30 dalla malga).Per un dosso erboso si sale brevemente in direzione delle creste rocciose (est) delle Pale di Palughet, per poi proseguire sul versante sud seguendo le evidenti tracce fra i mughi tagliati che conducono sul vertice di un canalone franoso. Lo si percorre in discesa fino a raggiungere i ghiaioni della suggestiva val Gisinozza dove si prosegue per l'evidente traccia in direzione della forcella di Sagron e della Torre Lucia (1.30 dalla malga).......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
domenica 16 luglio 2017
SCHIEVENIN...PARETE DEL TEGORZO
Dal Sasso della Grotta , incamminandosi per lo sterrato che conduce all'acquedotto, ad un certo punto si scorge sulla sinistra un esile traccia che si intrufola fra la fitta vegetazione e conduce in un sito da fiaba inaspettato. Subito il Torrente Tegorzo da sfoggio di se con suggestivi cadini di acqua limpida e turchese e una miriade di cascatelle fra i salti rocciosi pennellati da un muschio verde intenso. Guadatolo senza particolari difficoltà si entra in un'inusuale boschetto di abeti al cui margine si intravede un bastione di roccia scura e compatta.
A sinistra la parete appare squadrata
e regolare, articolata e bucherellata nella parte alta, liscia e levigata nella parte bassa . Le vie danno subito filo da torcere sulle partenze ma si lasciano poi domare più facilmente per arrivare alle soste. La parte destra rivolta a nord, è più irregolare, si abbassa con una caratteristica parete liscia e strapiombante ; dove si impone il "boulder" e sale nuovamente sulla destra con un magnifico pilastro nero e strapiombante dove al centro si sale di forza e continuità una delle vie strong più belle della valle...
La Parete del Tegorzo è una perla nascosta rimasta incredibilmente nell'oblio per decenni, risanata e arricchita di numerose vie nuove da Pier, Aldo e Renato... buona arrampicata ...
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lunedì 5 giugno 2017
Tempo incerto...
Rovistando fra le scartoffie mi capita fra le mani un foglio sgualcito raffigurante in modo approssimativo uno schizzo di una parete con tracciate due vie. Ci metto un po' di tempo prima di capire che montagna sia raffigurata e le vie che la tracciano. Si tratta di una caratteristica torre addossata alle suggestive Torri dei Garofol o di Palughet poste a ovest della Punta Cereda e da vecchie ricerche che avevo fatto credo si chiami Torre Nadia. Nel estate del 1993 con Roberto Calabretto volevamo tentare una via nuova sulla Punta Cereda, ma dopo aver raggiunto l'attacco e valutato che il tempo era incerto, ritornando verso malga Fossetta fummo attratti dal pilastro compatto della torre, e in fretta e furia, vista la brevità della parete, ci dilettammo nella presunta apertura di queste due vie. Una decina di anni più tardi, un amico incuriosito dallo schizzo che tenevo appeso in un angolo di casa ne fece una copia e andò a ripeterle raccontandomi poi di una bella arrampicata su roccia compatta in un ambiente isolato e suggestivo, ma un po' risentito avendole trovate protette da una fila di spit. Qualche anno dopo lo stesso amico tornando a ripeterle scopre, con mio enorme piacere, che le placchette sono state rimosse... Guardo e riguardo lo schizzo, ho dei ricordi vaghi, ne sono incuriosito, le vie sono facili e brevi, ideali ad inizio stagione, credo che quest'anno andrò a ripeterle. L'avvicinamento è breve, giusto per i vecchi... mi sembra che da Malga Fossetta si prosegua per il sentiero che porta al Passo di Palughet e prima di imboccare il canalone che sale ripido al passo, si attraversi a sinistra portandosi sotto alle pareti, mezz'ora circa. Spero solo di non trovare una fila di spit... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................




giovedì 23 marzo 2017
LA NUOVA GUIDA DI SCHIEVENIN
Si presenta con una veste più leggera, più tascabile, ma è arricchita da numerosi nuovi settori e da oltre 200 vie in più. La grafica superflua lascia spazio ad una ben più importante parziale traduzione in inglese. Fra i settori nuovi più importanti "Mitico Mas" ( dedicato a Lorenzo Massarotto), presenta un concentrato di vie toste, molte ancora da liberare. Belle per chi ha voglia di tironare anche "le Placche del Sole" risanate e completate da numerosi tiri nuovi. Per chi invece si vuol divertire sul più facile, la "Bastionata Nord", ripulita riattrezzata e anch'essa con tante vie nuove, diventa un punto di riferimento per la stagione estiva. Poi ci sono, il Torrione delle Femene, il Gran Canyon, il Favo, il Totem e molte altre novità....


lunedì 6 febbraio 2017
NEVADO TOCLLARAJU una salita indimenticabile 1996



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